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Skype call e meeting

Skype call e meeting: la riunione di successo

Conoscere il cliente attraverso una Skype call oppure un meeting è fondamentale, per comprendere le sue esigenze ed entrarci in sintonia, ma le successive riunioni quanto sono veramente importanti? Le Skype call e i meeting, intesi oggi come forte strumento di comunicazione e di confronto, possono essere definiti come uno scambio di informazioni tra più persone per raggiungere insieme un obiettivo comune. Ma concentriamoci sui meeting, su quelle riunioni che necessitano la presenza fisica di tutte le parti coinvolte nella discussione in un unico luogo, ed ecco che i meeting finiscono col diventare utili quanto un post di Snapchat: la gente chiacchiera ma le idee scompaiono velocemente senza risultati o soluzioni da perseguire. Ciò che se ne guadagna è solo e la sensazione di aver sprecato il proprio tempo e le proprie energie. Molto spesso il fallimento dei meeting è dovuto a ruoli confusi, competenze non assegnate, mancanza di una chiara leadership del progetto o del gruppo di lavoro che portano alla convocazione di meeting di massa in cui i partecipanti sono multitasking e non prestano attenzione. E allora basta con i ritardi agli aeroporti e le code in autostrada per un’interminabile giornata di riunioni e convenevoli, basta con le centinaia di telefonate ed allegati alle mail che vanno e vengono per essere modificati. “Le riunioni sono il flagello della società occidentale. Non l’unico, d’accordo. Ma ci fanno perdere un sacco di tempo." - B. Severgnini- Skype call e meeting: e se la soluzione ideale fosse proprio un’alternativa ad un meeting? Comunicare e collaborare in modo semplice ed efficace come se tutti fossero attorno allo stesso tavolo: oggi gli strumenti disponibili gratuitamente sul web ti permettono di collaborare a distanza in tempo reale per ottimizzare in modo straordinario tempi e costi del nostro lavoro. I tanti servizi di conferencing e di collaborazione a distanza come Skype, Teamviewer, Bizzer, Google Calendar, ed i più noti Whatsapp, Facebook e Twitter, permettono di vedersi, ascoltarsi e scambiare simultaneamente qualsiasi tipo di documento o immagine anche in alta definizione. Restando comodamente seduto nel tuo ufficio potrai facilmente interfacciarti con una platea vasta e ben differenziata, condividere idee e conoscenze e migliorare le relazioni interpersonali. Del resto, la maggiore interazione tra colleghi e l’opportunità di lavorare in gruppi di lavoro anche dispersi geograficamente porta a valorizzare maggiormente le proprie risorse umane. Ma la tecnologia, per quanto utile strumento nel successo di un buon meeting non è in grado,da sola, di salvarci dalla sua inutilità. Skype call e meeting: le skype call sono così positive? A ben pensarci, la comodità di restare tranquillamente seduti nel nostro ufficio può ben presto trasformarsi in una fonte di enorme distrazione e mancanza di concentrazione dovuta ad un chiacchiericcio di fondo che disturba le nostre attività di routine. Tutto contribuisce a fare delle skype call un’occasione di isolamento collettivo rischiando di rendere ancora più difficili le sfide della comunicazione quotidiana e della collaborazione. E allora…cosa fare?! La soluzione c’è e si chiama time-boxing. Che si tratti di Skype call e meeting il segreto è quello di condensare il tutto in non più di venticinque minuti. Solo così si riuscirà a gestire l’attenzione di ognuno di noi mantenendo vivo il livello della concentrazione. Provare per credere!

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Google Authorship viene eliminata

Google Authorship viene eliminata, e ora cosa succederà?

Google Authorship viene eliminata: il colosso della Montain View modifica sensibilmente le SERP eliminando la Google Authorship e le cerchie su G+. Sulla pagina di Google+, in una dichiarazione ufficiale ai followers John Mueller, webmaster Analyst di Google annuncia degli importanti cambiamenti relativi ai risultati organici delle nostre ricerche sul motore di ricerca più famoso al mondo: Google Authorship viene eliminata. Ecco il post di Mueller apparso sulla pagina di G+.   Google Authorship viene eliminata: ecco perché Come spiegato da Mueller, spariranno dal lato sinistro della pagina le immagini dell'autore cui fa riferimento il contenuto e le cerchie G+ in cui quell'autore è presente, ma qual è il motivo di questo cambiamento? La decisione di eliminare la Authorship dalle SERP deriva da una serie di operazioni mirate al miglioramento della visualizzazione dei risultati per i dispositivi mobile, con l'obiettivo di creare una migliore esperienza di navigazione e un design compatibile con tutti i dispositivi. La parola d'ordine, insomma, sembrerebbe essere ancora una volta semplificazione caratteristica fondante del colosso della Mountain View. Google Authorship viene eliminata: quali saranno le conseguenze? Parole che riecheggiano nell'aria come una condanna per chi, in maniera certosina aveva curato e aggiornato il proprio profilo Google+, studiando attentamente le informazioni da comunicare con il prossimo, puntanto tutto sul proprio Author Rank. John Muller tenta di arginare le ansie che nascono inevitabilmente nei SEOist più evoluti, offrendo loro risultati di test e statistiche sulle possibili conseguenze di questa novità la rimozione dell’immagine non comporterebbe alcun tipo di danno rispetto alle performance delle pagine posizionate, non influenzando quindi il numero di click e il conseguente traffico organico. Non è dello stesso parere Search Engine Watch che effettua delle stitistiche alternative con risultati poco rassicuranti, parlando di scarti del 25% su ogni contenuto indicizzato. Il cambiamento è iniziato e presto sarà diffuso sulle pagine del motore di ricerca di tutto il mondo. E tu cosa ne pensi? dicci la tua su: Google Authorship viene eliminata, e ora cosa succederà?

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facebookdown

Facebookdown: il social più diffuso del mondo irraggiungibile

facebookdown e si scatenano tweet e condivisioni su Google+ Da qualche minuto digitando l'indirizzo mail www.facebook.it appare un messaggio di errore che spiega agli utenti che il social non è accessibile. Già da qualche giorno la piattaforma di social risultava lenta e poco agile nelle operazioni sia dal punto di vista personale che sulle fan page, poi questa mattina il crollo definitivo, che lancia gli internauti nel panico. Subito si sono scatenati i tweet con l'hashtag #facebookdown di chi lamenta disservizi, chi cerca soluzioni e chi cerca solamente di comprendere i motivi di questo down anomalo di Facebook. facebookdown sia su mobile che su desktop La problematica è stata riportata anche dal Down Right Now e sembra che tra rallentamenti della piattaforma, delle app e #facebookdown sia diffusa tra tutti gli utenti del globo. Da alcuni test inoltre risulta che il disservizio sia presente sia nella versione desktop che nella versione per dispositivi mobili, applicazioni incluse. Non ci resta che attendere e sperare che il #facebookdown si risolva presto riportando tutto alla normalità.    

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Festival delle Comunità del Cambiamento

Il primo Festival delle Comunità del Cambiamento a Bologna

A Bologna il primo Festival delle Comunità del Cambiamento organizzato dall'associazione Rena Il prossimo 14 Giugno 2014, Lenus Media sarà al Palazzo Re Enzo di Bologna per il 1° Rena Festival delle Comunità del Cambiamento. Il Festival delle Comunità del Cambiamento rivolto ad imprese, organizzazioni, pubbliche amministrazioni ed associazioni impegnate nella rigenerazione del tessuto civile e socio-economico del nostro Paese, il Festival di Bologna è uno spazio in cui incontrarsi, contaminarsi e provare a collaborare insieme per creare un futuro migliore. Questa la nuova sfida lanciata da RENA in collaborazione con Doppiozero, Vita e Nova24, ed accolta con grande entusiasmo da Lenus Media. Innovazione sociale come teoria del cambiamento, innovazione culturale e opportunità di sviluppo, tecnologie che cambieranno le nostre vite, policy making, PA innovativa, community organising sono alcuni dei temi su cui discutere e confrontarsi durante il Festival delle Comunità del Cambiamento per permettere alle tante realtà presenti di essere veri protagonisti di una giornata all'insegna di ispirazione, networking e sessioni collaborative. Con il 1° RENA Festival delle Comunità del Cambiamento RENA si pone un nuovo obiettivo: provare ad aggregare le tante comunità del cambiamento sparse in Italia, facilitando il loro operato e mettendo in rete le loro esperienze, per aiutarle a crescere ed affermare le loro idee migliori. www.progetto-rena.it/festival

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Come far apparire l’autore ai link condivisi su Facebook

UPDATE: In fondo puoi anche trovare una mini guida su come aggiungere l'autore nel tuo tema wordpress. In questa breve guida vi mostrerò come far apparire l'autore ai link condivisi su Facebook. Questa pratica oltre a fornire una preview più esauriente del vostro link migliorerà l'engagement del vostro post che si differenzierà dagli altri pubblicati nella timeline dei vostri utenti. Ecco un esempio di come apparirà il vostro post all'interno della timeline di facebook: Come far apparire l'autore ai link condivisi su Facebook Come far apparire l'autore ai link condivisi su Facebook: pochi semplici step Per poter implementare tale modifica è sufficiente inserire un tag HTML all'interno del tag <head></head> della vostra pagina web, nella maniera seguente: <meta name="author" content="Nome Autore"> Questa modifica viene male interpretata dal Debugger di Facebook che riporta un warning. Come far apparire l'autore ai link condivisi su Facebook: gli utilizzi creativi dello script Ecco un utilizzo "creativo" di questo tag dove, al posto dell'autore è stato utilizzato l'hashtag che accompagna la comunicazione del cliente. Come far apparire l'autore ai link condivisi su Facebook Tuttavia sebbene essa entri in conflitto con il tag previsto dagli Open Graph "article:author", questa viene utilizzata correttamente da Facebook per ottenere il risultato desiderato. Happy posting! UPDATE: Come aggiungere la Facebook authorship al tuo tema Wordpress Per poter aggiungere la Facebook authorship è sufficiente andare nella cartella del tuo tema (solitamente wp-content/themes/[nometema]/) attraverso un programma FTP oppure attraverso l'editor dei temi di wordpress (Aspetto > Editor). ed aprire il file "header.php" Una volta aperto il file troverete varie righe di codice: concentratevi sulla ricerca di: </head> Subito prima di questa riga potete aggiungere il seguente codice PHP <?php if (is_single()){ if (have_posts()) : while (have_posts()) : the_post(); ?>   <meta name="author" content="<?php echo get_the_author(); ?>"> <?php endwhile; endif; } ?>  In questa maniera nel caso wordpress rilevi una pagine articolo, cercherà il nome dell'autore e aggiungerà un tag "author" necessario a far comparire il nome nei vostri post su facebook. Per informazioni o dettagli lasciate pure un commento!

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responsive design

Responsive design | Mobile sites: ottimizzare un sito per mobile

Responsive design mobile sites: ecco come ottimizzare un sito per dispositivi mobile La crescente diffusione di smartphone e tablet hanno fatto sì che chiunque si trovi a sviluppare un nuovo sito internet consideri fondamentale anche il segmento di utenti che ne fruisce attraverso i propri device mobile, dando vita a due filoni di sviluppo web: il mobile e  il responsive design. Spieghiamo in breve come si differenziano le due soluzioni. ll Responsive Design è un progetto web che consente alle pagine di un sito di adattarsi automaticamente alla risoluzione del device sul quale viene fruito (smartphone, desktop, web tv, tablet). Un Mobile Site, invece è un prodotto costruito solo ed esclusivamente per essere visualizzato sui device mobile, un sito differente che risiede su un'altra url solitamente m.nomesito.it, ed è una soluzione che consente di gestire un contenuto completamente differente rispetto al sito desktop. Responsive design: e tu sei pronto? Quante volte avete visualizzato la pagina del vostro sito web? Immagino spesso, forse tutti i giorni. Ma siete sicuri che il vostro portale sia responsivo cioè possa essere visualizzato correttamente da qualsiasi dispositivo? Iniziamo un test insieme. Come primo step, utilizzando il vostro computer, vi chiedo di aprire la pagina web personale dell’azienda, riuscite a navigare correttamente? Bene, passiamo al secondo step. Servitevi di un tablet, oppure collegandovi con uno smartphone o un cellulare, digitate l’ indirizzo della medesima pagina web. Fatto? Riuscite a navigare e individuare regolarmente i punti importanti del vostro sito? Se la risposta è no, significa che il vostro sito non è costruito con un Responsive Design e che ogni utente collegato deve compiere continuamente movimenti col touchscreen e scorrere orizzontalmente e verticalmente per leggere i testi o raggiungere il contenuto al quale è interessato. Queste modifiche sono molto scomode per un utente, ed è prevedibile l’abbandono del sito in pochissimo tempo. Ecco un esempio: Cosa vuol dire avere un sito costruito con un Responsive Design? Significa che la pagina web che si sta visualizzando si adatta automaticamente e perfettamente alla larghezza dello schermo del dispositivo adoperato. Lo scopo di un sito responsive è essere sempre chiaro, facile da navigare e in grado di seguire l’utente in qualsiasi momento, senza correre il rischio di perdere visite. Permettere l'adattamento dei contenuti al dispositivo garantisce facilità di lettura e velocità di caricamento delle pagine. Cosa fare per rendere il proprio sito Responsive: Ti stai domandando come procedere? Semplice! Concentrati sul tuo potenziale cliente . Secondo voi quali dispositivi sono i più venduti e desiderati dai consumatori? Naturalmente i tablet. Dal 2013 il loro volume di acquisto sta superando notevolmente la distribuzione dei notebook. Dunque, tutti sappiamo che il sito web è lo strumento di marketing più importante per un’azienda , di conseguenza è necessario che sia accessibile e efficacemente funzionale in qualsiasi dimensione. Aggiornare il proprio sito è un investimento che vale la pena fare, per questo puoi sempre chiedere la nostra consulenza specifica. I vantaggi del responsive design sono evidenti: Si crea un sito web una volta, e funziona senza problemi su migliaia di schermi differenti. E tu, conosci il tuo sito? E’ un tipo “responsive”? Lasciate un commento per condividere la vostra esperienza.

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Twitter nuova interfaccia: il social cambia grafica

La nuova interfaccia #twitter è facebook inspired, i social si uniformano, si mescolano e diventano sempre più facili da utilizzare.. Twitter nuova interfaccia: il social cambia la sua interfaccia grafica rendendosi sempre più simile al suo collega, mossa strategica o semplice tentativo di avvicinare il social netwoork a Facebook? Da questa domanda parte il nostro articolo, forse sulla nuova interfaccia non c'è molto da dire, l'articolo si esaurirebbe dopo tre righe e una foto esplicativa, ma in realtà vogliamo farvi un piccolo escursus storico delle origini di Twitter, delle sue nobili intenzioni di rivoluzionare il modo di fare notizia, l'immediatezza delle informazioni accomunate dai rimandi, gli hashtag, ai temi caldi, che forse oggi un po' per una cosa un po' per un'altra si è andata perdendo, rendendolo solo un altro strumento di comunicazione e svuotandolo del suo significato originario. Twitter: un po' di storia Il progetto di Twitter, nato da Jack Dorsey nel 2006, parte come iniziativa secondaria, una sorta di sfida da completare in tempi brevi, l’idea iniziale era quella di creare un sistema di microblogging per un uso quasi esclusivo dei dispositivi mobile, ma nel corso del tempo diventa sempre più simile ad un social network. Nei primi mesi dal lancio non ottiene molto successo e resta limitato soprattutto all’area di San Francisco, dove si concentra una nicchia di appassionati che sperimentano per primi microblog e social network. Nel 2007 riesce a rompere i confini nazionali e inizia poi a diffondersi a livello globale, e la rete si arricchisci di neologismi, nascono i “tweet” brevi messaggi di 140 caratteri massimo, che possono trattare qualunque tema, i “re-tweet” simile all'inoltra della posta elettronica, segnalano i messaggi scritti da altri anteponendo al testo le lettere "RT" seguite dal nome dell'autore, l“hashtag”, un marchio per inserire il nostro pensiero all’interno di una categoria. In poco tempo Twitter arriva ad avere più di 200 milioni di utenti attivi al mese(4 milioni solo in Italia) Twitter e la rivoluzione della cronaca Grazie alla possibilità di aggiungere hashtag e di inserirsi in determinate categorie di interesse, non raggiungendo così solamente i propri followers, Twitter è stato scelto più volte come strumento di giornalismo partecipativo, ovvero come mezzo per esprimere notizie ed opinioni riguardanti temi importanti dello scenario politico-economico mondiale o catastrofi naturali che si sono verificate in questi ultimi anni. Twitter oggi Se nel recente passato Twitter ha rappresentato una rivoluzione dal punto di vista della comunicazione social, con il suo sincretismo nel esporre opinioni, fatti, eventi e notizie, oggi si trova a lottare in una giungla senza eguali, nella quale si sopravvive solo se ci si evolve e si cambia. La modifica dell'interfaccia grafica non sembra la chiave all'evoluzione, bensì solo un tentativo di uniformarsi al suo concorrente, Facebook, del qual non ricalca più solo le cromie del logo, ma la struttura grafica e mette a disposizione degli utenti una nuova interfaccia per il profilo personale.

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Google plus mostra le visualizzazioni ai profili

Google plus mostra le visualizzazioni ai profili

Google plus mostra le visualizzazioni ai profili. A partire dal primo aprile il social network di Google di arricchisce di una nuova funzionalità adesso Google plus mostra le visualizzazioni ai profili. Dal primo aprile Google plus mostra le visualizzazioni ai profili, lanciando un nuovo servizio per i suoi utenti che seppur non originalissimo aggiunge il numero di visualizzazioni complessive al proprio profilo Google plus. L’annuncio è stato diramato nella serata del 30 marzo da Eddie Kessler, uno dei membri del team al lavoro sulla piattaforma. Google plus mostra le visualizzazioni ai profili: funzionalità La funzionalità per il momento è disponibile solo nella versione web, ma sicuramente in futuro verrà integrata anche sulle app Android e IOS. Il dato scaturisce dalla somma delle visualizzazioni ricevute dal profilo, dai post e dalle foto a partire dall’ottobre 2012. Per evitare che questo dato venga visualizzato in maniera pubblica basta aprire il menu “Impostazioni”, scorrere fino a trovare la voce “Profilo” e togliere la spunta all’opzione “Mostra quante volte sono stati visualizzati il tuo profilo e i tuoi contenuti”. Google plus mostra le visualizzazioni ai profili: opportunità Il social di googliane origini, non si è mai volto porre sul mercato come mera copia dei più maturi colleghi, ma nasce come aggregatore dei tanti servizi offerti dallo stesso Google come Hangount, Places, Maps e infine l'ancora acerbo Google Authorship, che attribuisce i contenuti in rete all'autore. Dunque l'integrazione vuole essere una maggiore spinta alla diffusione di contenuti sul social al fine di aumentare le views sul proprio profilo acquisendo autorevolezza. Il mio profilo ha superato le 30mila visualizzazioni un ottimo risultato considerando che seppure presente da un paio di anni sul social ho iniziato ad apprezzarne l'utilità e la comodità della condivisione di contenuti solo recentemente. E il vostro profilo quante visualizzazioni ha ricevuto? Cosa ne pensate di questa nuova funzionalità?  

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Facebook chiude il suo servizio mail: dopo 4 anni di inutilità

Facebook chiude il suo servizio mail @facebook.com idea fallimentare lanciata 4 anni fa Quello che non funziona va.. ELIMINATO!! Il must della nostra modernità, se c'è qualcosa che non funziona o che è impopolare, in una realtà che corre veloce come quella in cui viviamo non può sopravvivere a lungo. Ecco perché Facebook chiude il suo servizio mail, una conclusione obbligata quella a cui è giunto il team di Zuckerberg. A questo punto molti si staranno chiedendo: Cosa? Appunto, cosa, Facebook chiude il suo servizio mail, un servizio gratuito ma talmente impopolare da essere sconosciuto ai più, e allora facciamo un piccolo passo indietro e spieghiamo di cosa stiamo parlando. Le mail gratuite di Facebook che fanno acqua da tutte le parti Le intenzioni con le quali nel 2010 parte il servizio di posta di Facebook erano delle migliori: creare automaticamente delle caselle postali gratuite @facebook.com a partire dal link del proprio profilo facebook, ad esempio per un profilo facebook.com/pincopallino ne derivava una mail pincopallino@facebook.com. Facebook chiude il suo servizio mail lanciato circa 4 anni fa, ma mai supportato da una vera e prorpia campagna da parte del social, né tanto meno sono state pensante delle interfacce utente che potessero supportarlo, coniugando la possibilità di mettersi in contatto sia con i propri amici che con i contatti presenti in rubrica, lasciando che il servizio fosse lasciato alla deriva. Dopo 4 anni di insuccessi Facebook chiude il suo servizio mail @facebook.com Lunedì 24 febbraio il team del social, forte dell'acquisizione di WhatsApp, annuncia la chiusura del proprio servizio di mail. Un portavoce di Facebook spiega che la prima fase di dismissione delle mail sarà caratterizzata dall'invio agli utenti di una notifica che li informerà  del cambiamento, infatti dal momento dell'eliminazione del servizio tutti i messaggi inviati agli indirizzi @facebook.com verranno inoltrati all'indirizzo email principale dell' account. Il portavoce ha detto che la transizione dovrebbe essere completata all'inizio di marzo. Facebook chiude il suo servizio email e gli utenti? Quali saranno le conseguenze per gli utenti che si vedranno disattavare l'indirizzo mail e inoltrare eventuali messaggi su quello principale? Ad un'analisi superficiale ognuno potrebbe rispondere: nulla!! in fondo lo abbiamo detto più volte è stato un servizio fallimentare, che nessuno utilizzava, e allora quale problema potrebbe mai scaturire dalla sua eliminazione? Ragioniamo sul fatto che, successivamente alla disattivazione del servizio da parte di Facebook, chiunque (e dico chiunque) invierà mail a @facebbok.com verrà inoltrato sul vostro contatto personale (quello definito al momento dell'iscrizione), e questo rappresenta un'occasione irrinunciabile per chi fa Spam, che potranno raccogliere indirizzi mail, inserendoli nelle liste di invio massive spammando a bassissimo costo, e a nulla serviranno le più ostiche impostazioni sulla privacy perché i vostri indirizzi @fb vengono realizzati dall'indirizzo pubblico del vostro profilo. Per evitare quest'inutile spargimento di sangue possiamo premunirci cambiamo l'indirizzo mail personale e utilizzandone uno secondario, che si va ad aprire di tanto in tanto eliminando tutti i messaggi Spam oppure inserendo in futuro dei filtri antispam per tutte le mail che provengono da Facebook. E voi avete altre soluzioni?

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